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Umberto MATINO

dom 13/10/24 18:00 - 19:00

presenta La cattiva terra - SEM/Feltrinelli. In dialogo con Maurizio Dianese

Veneto, marzo 1987. In una fredda mattina di fine inverno viene ritrovato il cadavere di un camionista alla guida di un autocarro che trasporta rifiuti tossici. L’indagine sul delitto è affidata al maresciallo dei carabinieri Giovanni Piconese e al suo più stretto collaboratore, il brigadiere Giacomo Zanella. Vicino alla sessantina, di temperamento riflessivo e pacato, Piconese è un Maigret di provincia, che al pari del suo omologo transalpino è dotato di un intuito infallibile e di una naturale capacità di comprendere l’altrui psicologia. Indagando sull’omicidio del camionista, Piconese e Zanella s’imbattono in una storia piena di ambiguità, di inganni e rispecchiamenti: nulla di ciò che appare è vero, tutto rimanda ad altri luoghi, ad altre persone e perfino ad altre epoche: fino a misteri e vecchie leggende che ammantano l’antica storia alemanna legata a doppio filo con quel territorio. Comincia così un viaggio nel Veneto profondo degli ‘80, al tempo in cui quella regione operosa comincia a vendersi l’anima e a trasformarsi nel Nordest del miracolo economico, della piccola impresa affamata e arrembante, locomotiva d’Italia che cresce a ritmi forsennati, evade le tasse e non si fa problemi a violare le regole.

Umberto Matino è nato a Schio e vive a Padova. I suoi libri raccontano, nella forma letteraria del giallo e del noir, la storia del Veneto osservata da un punto di vista inconsueto e suggestivo, ponendo cioè al centro della narrazione il territorio dell’alto vicentino e la sua popolazione di antica origine alemanna, i cosiddetti Cimbri.
Nel 2007 ha esordito con “La Valle dell’Orco”, edito anche in Germania nel 2014. Nel 2011 ha pubblicato “L’ultima Anguàna” (Premio GialloLimone-Piemonte e Finalista al Premio Cortina), e con il terzo romanzo, “Tutto è notte nera”, del 2015, ha completato quella che è stata definita la “trilogia cimbra”. Nel 2018 ha pubblicato “I Rossi”, un giallo che ha come riferimento storico, l’epopea dell’imprenditore vicentino Alessandro Rossi, il più importante industriale laniero dell’Italia dell’800.
Con il nuovo romanzo “Giallo Palladio” (2022) continua il racconto dei caratteri più significativi della società veneta, rivolgendo questa volta l’attenzione all’opera di Andrea Palladio, il grande architetto rinascimentale. Accanto ai romanzi, Matino ha pubblicato anche, nel 2016, la “Storia degli Uscocchi”, libera trascrizione di un testo del XVII secolo che narra la lotta fra Venezia e gli Uscocchi, i feroci pirati dell’Adriatico; e nel 2019 “Cimbri, vicende, cultura, folclore”, una raccolta di brevi saggi divulgativi che raccontano la storia dei boscaioli tedeschi insediatisi, nel medioevo, a cavallo del confine tra il Veneto e il Trentino. Tutte le sue opere sono edite da Edizioni Biblioteca dell’Immagine.

Villorba
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