presenta Fine dei giochi - Infinito Edizioni. Ne parla con l’autore Edy Pernici
Puglia, anni Cinquanta. Nell'immediato dopoguerra un giovane prete parte dal Nord portando nel cuore l'amore per una donna e attraversa l'Italia frastornata e ferita. Nella lontana Puglia lo attende il primo vero incarico della sua vita da religioso: sostituire l'anziano parroco che, dopo tanti anni, è venuto a mancare. Questa, almeno, la versione ufficiale. Il paese dove è stato destinato pare senza tempo, una nicchia chiusa che la geografia del luogo protegge ed esclude dal resto del mondo, insieme a un manipolo di abitanti per nulla timorati di Dio, uniti in un segreto che esclude e uccide, dediti a un gioco strano e crudele che si consuma nello scantinato di un vecchio bar. È che il Male, quando è evocato, diventa stanziale. Mette alla prova anche la più pura delle anime. Concupisce. Lambisce. Strega. Fa innamorare di sé. Paralizza il tempo, è infestante, avvolge tutto, uomini e cose, oscura il sole e forse estirparlo è impossibile.