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Paolo RUFFINI

ven 07/03/25 18:00 - 19:00

presenta Benito, presente! - Baldini+Castoldi. 

 

Paolo Ruffini scrive un romanzo dalla forza gentile e sognante, una favola che attraversa la Storia per riconciliarci con un destino diverso, lasciandoci vedere cosa saremmo tutti se qualcuno ci esortasse a scegliere l’educazione all’amore non solo a scuola, ma nella vita.

 


Edoardo Meucci insegna Storia in un liceo di Milano. È un uomo di quella sinistra che “ora non c’è più” (come direbbe lui), convinto antifascista, solitario, un po’ asociale, la sua vita sembra un cliché impolverato e triste, in cui il bellicoso fervore politico serve a mascherare anche la sua infelicità. Edoardo tratta male tutti e sta antipatico a tutti: estranei, studenti, bidelle e colleghi. Quando uno studente loda alcune “cose buone” del fascismo, Edoardo perde le staffe e lo sbatte fuori. I genitori minacciano di denunciarlo e il preside lo sospende, trovandogli un posto in una scuola elementare a Predappio, il paese di Mussolini. Qui, Edoardo non fa che replicare la stessa indole aggressiva, rivolgendosi ai bambini come fossero piccole camicie nere, facendoli piangere subito. Redarguito dalla Preside, si trova di fronte a un ultimatum: o cambia atteggiamento, lasciando la politica fuori dall’aula, o sarà radiato.

 

 

La mattina successiva c’è un temporale; quando Edoardo corre a scuola, sbatte contro il collega Luigi proprio mentre un tuono fa tremare le finestre. Non sarà solo un tuono, bensì l’innesco di uno shock spazio-temporale che li catapulterà in quella stessa scuola, ma nel 1890. Tra gli studenti, ora, c’è proprio il piccolo Benito Mussolini. L’incontro con il duce è sconvolgente. Il piccolo Benito è un bullo, violento e anaffettivo. Tra Luigi, accanito anarco-insurrezionalista pronto all’azione, e la magica influenza di Editta, una giovane maestra che lotta contro un sistema maschilista, Edoardo sperimenterà il più atroce dei dubbi e la più rivoluzionaria delle scoperte: far fuori il futuro dittatore, o provare invece a educarlo?

 

 

Paolo Ruffini, attore, sceneggiatore, regista (Fuga di cervelli 2013 e Tutto molto bello 2014), ha fondato l'associazione cinematografica Nido del Cuculo. A lungo conduttore di fortunate trasmissioni televisive (Colorado 2011-2015), è auotore piuttosto versatile, specialmente per quanto riguarda il mondo giovanile. Tra le sue opere più recenti Tutto bene (TEA 2012), il pamphlet sul mondo dei social Odio ergo sum (Mondadori Electa 2015), Telefona quando arrivi (Sperling & Kupfer 2016), La sindrome di up (Mondadori, 2019) e Posso solo amare. Otto storie in cui l’amore è la cura (Baldini + Castoldi, 2024).

Trieste
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