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Paolo MALAGUTI

sab 02/12/23 18:00 - 19:00

presenterà Sillabario Veneto - Bottega Errante Edizioni. In dialogo con Alberto Trentin

Le parole che ci accompagnano nell’infanzia, che veicolano carezze, sgridate, scoperte non dovrebbero mai essere dimenticate perché parlano di noi (e noi parliamo di loro) più di ogni altra parola che potremo apprendere in seguito, a scuola, sui libri, al lavoro. È da questa premessa che nasce l’urgenza di raccontare una terra attraverso le sue parole in modo da formare una geografia linguistica, che sfocia nella cultura di un popolo e di un territorio, che si fa concreta e diventa sostanza.
Un libro dove le parole generano storie, evocano immagini e persone, aprono porte inaspettate nella linea della trama.
Si inizia con Amia (zia, preferibilmente paterna) per arrivare a Zagheto (chierichetto), un cammino di scoperta e riscoperta che passa per l’eccesso d’allegria del Boresso, attraversa l’ovattata nebbia del Caigo, ascolta le voci delle riunioni serali del Filò e riflette su una delle parole più usate in Veneto: Schei. 

«Che, però, il parlare italiano fosse, nella mia famiglia, un’operazione in ultima analisi artificiale, razionale e composta, lo si capiva durante le frequenti sgridate. Allora la mamma, in barba ai suoi principi pedagogici, non gridava, ma sigava, e non menava sculacciate e scapaccioni, bensì manruersi, crogne, slepe, stramusoni e simili. Quindi, in ultima analisi, posso dire che il mio sedere ha imparato il veneto prima del mio cervello»Paolo Malaguti


Paolo Malaguti è nato a Monselice (Padova) nel 1978. Attualmente vive ad Asolo e lavora come docente di Lettere a Bassano del Grappa. Con Neri Pozza ha pubblicato La reliquia di Costantinopoli (2015), finalista al Premio Strega 2016. Tra le sue opere Nuovo sillabario veneto (BEAT, 2016), Prima dell'alba (Neri Pozza, 2017) e L' ultimo carnevale (Solferino, 2019).

 

Villorba
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