presenta Lagunario - BEE. In dialogo con Alessandro Marzo Magno
«Ci terremo alla larga dal nucleo denso della bellezza, ineffabile, per attraversare invece le mura sacre delle sue acque con un portolano bizzarro, che non segue rotte prestabilite se non quelle del capriccio e della immaginazione, muovendoci con una piccola barca adatta ai bassi fondali lagunari lungo canali e ghebi, costeggiando barene e velme, senza carta nautica, senza patente, come un flâneur d’acqua, abbandonandoci alla pacificante atmosfera della Laguna». Isabella Panfido
Il Lido, Murano, San Giorgio, Sant’Erasmo, San Clemente, Poveglia, Fisolo, San Michele… Lagunario è il racconto di dodici isole, più o meno conosciute, della laguna veneziana. Isabella Panfido ci offre per ognuna di esse una mappa originale e poetica, il suo andar per isole tende metaforicamente a un punto focale che è Venezia, la metropoli d’acqua, che dà un senso profondo a questo mirabile viaggio.
Costruito su capitoli-luoghi che con felice ispirazione intrecciano il dato storico a quello poetico, unendo citazioni da cronache e documenti a leggende popolari, Lagunario è una dichiarazione d’amore alle isole e alle acque “sacre, inviolabili” della laguna.
Lagunario ha avuto 3 edizioni con il marchio Santi Quaranta, è stato tradotto e pubblicato in Inghilterra e ha inoltre vinto il Premio Gambrinus Mazzotti, il Premio La Voce dei Lettori e il Premio Latisana per il Nord-Est.
ISABELLA PANFIDO Veneziana, è stata giornalista radiofonica e come giornalista pubblicista collabora alle pagine culturali de “Il Corriere del Veneto”. Traduce dal russo e dall’inglese; sue poesie sono state tradotte in inglese, spagnolo, sloveno e croato. In poesia ha pubblicato: A pelo d’acqua (Premio Firenze 1997), Casa di donne (Marsilio, 2005-2006), Shakespeare alla veneziana (Santi Quaranta 2012), La grazia del danno (La Vita Felice, 2014 – Premio Laurentum 2015). Lagunario (Santi Quaranta, 2016) è il suo primo libro di prosa.