presenta Deposizioni sul caso Samsa – Ronzani Editore. Ne parla con Alessandro Mezzena Lona
In tempi particolarmente ostici può capitare addirittura che nemmeno le storie bastino più, e allora possiamo appellarci alla tradizione millenaria che ci porta a riprenderle in mano e, partendo da quelle, a uscire dal seminato.
In rare occasioni, come negli ultimi due anni, si è reso chiaro che ci sono momenti (evi interi) in cui i confini delle nostre esistenze non bastano. È in quei momenti che le finzioni, i racconti, le storie, le rappresentazioni ci vengono in soccorso. In tempi particolarmente ostici può capitare addirittura che nemmeno le storie bastino più, e allora possiamo appellarci alla tradizione millenaria che ci porta a riprenderle in mano e, partendo da quelle, a uscire dal seminato. Che, in altre parole, ci porta a creare ancora, stratificando su quanto già è stato edificato da chi è venuto prima di noi.
In questa raccolta di racconti Francesco Zanolla ci invita, con rispetto ma senza timori reverenziali, a giocare agli universi paralleli. Nelle pagine di Deposizioni accessorie sul caso Samsa troveremo gli Spinoff, i Sequel e i Crossover che non abbiamo mai osato chiedere. Trame che sono binari deragliati da grandi classici, da pilastri della fantascienza, ma anche da suggestioni fumettistiche e cinematografiche.
Zanolla si destreggia tra i generi con mestiere e precisione, portandoci nei più disparati angoli del tempo e dello spazio. Divertendo e commuovendo ci dimostra, infine, che è possibile toccare l’intoccabile, ovvero plasmare nuove narrazioni a partire da mostri sacri come Kafka e Vonnegut; così come è possibile che il pop assurga a classico, passando per lo sguardo spaventato e malinconico di un Batman ottuagenario.
FRANCESCO ZANOLLA nato in laguna, ma cresciuto in terraferma, non ha ancora ben capito che ci sta a fare qui, assieme ad altri sette miliardi e mezzo di persone (ma rispetto al passato, la determinazione con cui si pone la domanda e ricerca la risposta s’è molto affievolita). Mediocre scacchista e discreto giocatore di RisiKo, ogni tanto calca le scene teatrali con gruppi più o meno sperimentali. Si interessa anche di cinema, musica e filosofia politica. Ama le montagne, Hyeronimus Bosch e i vini bianchi fermi. Suoi racconti e saggi sono apparsi su varie antologie, siti e riviste letterarie. Deposizioni accessorie sul caso Samsa è il suo primo libro di narrativa.