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Diego ALVERA'

ven 11/10/24 18:30 - 19:30

presenta Solo. Walter Bonatti dal K2 al Dru - 66thand2nd.

Il 21 agosto 1955, dopo aver passato cinque giorni e quattro notti da solo sul pilastro sud-ovest del Petit Dru, una guglia di ghiaccio e granito nel massiccio del Monte Bianco, Walter Bonatti si trova in un punto cieco: bloccato su un piccolo gradino che sporge appena dalla parete verticale.

Non può andare avanti e nemmeno tornare indietro. Oltre quei pochi centimetri di roccia su cui poggiano i suoi scarponi, il nulla, «un’aerea assenza di materia che affascina, schiaccia e risucchia». E pensare che aveva deciso di tentare l’impresa del Dru per esorcizzare il ricordo di una situazione altrettanto impossibile, verificatasi poco più di un anno prima dall’altra parte del mondo, quando era rimasto per una notte all’addiaccio in mezzo a una bufera di neve sotto la cima del K2, a ottomila metri di quota.

Bonatti sente di essere di fronte al momento più difficile della sua carriera, ma anche al più esaltante: ha l’occasione di riscattarsi dalle polemiche in cui è stato trascinato dopo la spedizione nel Karakorum; e soprattutto di mettersi di nuovo alla prova, accettando la possibilità della fine. D’altra parte, per lui arrampicarsi è sempre stato qualcosa di intimo e personale. Scalare non significa conquistare una vetta, ma avventurarsi nell’ignoto, fronteggiare l’imprevedibile, sentirsi parte della montagna, assorbirne gli elementi, «la pietra e le venature, il gelo, il vuoto e il vento».

In questo libro si ripercorre magistralmente la parabola avvincente di un uomo che, sfidando prima di tutto sé stesso, ha scelto la scalata come un modo per comprendere la propria umanità, e giungere all’essenza delle cose.

Scrittore e storyteller, Diego Alverà racconta storie grandi e piccole strappandole all’oblio per restituirle al presente sotto forma di narrazioni su carta, su web e dal vivo. Crede da sempre nel fascino degli irregolari e nell’importanza di riportare alla luce le vicende dimenticate come ispirazione per il nostro futuro.
È autore del blog Once in a Lifetime (www.diegoalvera.it) e dei libri Verona Milan cinque a tre (Scripta, 2012), Hellas Verona Story (Edizioni della Sera, 2017), T. Tazio Nuvolari Pozzo 1928 (Scripta, 2018), Oltre. Storie di eroi e antieroi dello sport (Ultra Sport, 2018), Ronnie Peterson. Quell’ultimo rettilineo (Giorgio Nada Editore, 2019) e Ayrton Senna Il predestinato (Giorgio Nada Editore, 2020). Un suo contributo è recentemente apparso sull’ultimo numero dei “Quaderni dell’Arcimatto. Rivista di studi Breriani”.
Dal 2016 scrive, progetta e porta in scena, con il fortunato format di live storytelling “Diego Alverà racconta”, molte narrazioni originali dedicate a miti e icone dello sport, del calcio, dei motori, della musica, della montagna e dell’avventura.
Le sue storie trovano inoltre spazio anche nei podcast prodotti da Storie avvolgibili, struttura di cui è direttore editoriale e autore.

Villorba
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